La morte di Vincenzo Cancemi, il 42enne di Pachino trovato impiccato ad un albero nella sua villa a Marzamemi nell’aprile del 2022, continua ad essere avvolta nel mistero. La famiglia dell’uomo è convinta che le circostanze della morte siano poco chiare e che non si tratti di un suicidio come sembra indicare la ricostruzione dell’accaduto.
La vicenda ha destato l’attenzione della Procura di Siracusa, che ha aperto un’inchiesta per verificare le ragioni per cui il cadavere non è stato ancora tumulato. La situazione è stata resa ancora più complessa dal fatto che il gip del Tribunale di Siracusa ha archiviato il fascicolo relativo al decesso dell’uomo, trovato impiccato ad un albero, su richiesta della stessa Procura.
La famiglia, infatti, ha deciso di non disporre il rito religioso fino a quando non verrà effettuato l’esame autoptico, rimanendo ferma sulle sue posizioni.
Inoltre, la denuncia della famiglia sull’alterazione del video realizzato da Vincenzo Cancemi con il suo telefonino che riprende i suoi ultimi istanti, continua ad essere oggetto di discussione. Mentre i parenti sostengono che le immagini sarebbero state manipolate, il gip del Tribunale di Siracusa ha archiviato il fascicolo relativo al decesso dell’uomo, dichiarando che non ci sono state manipolazioni.
La morte di Vincenzo Cancemi è un enigma che continua a tenere banco, e l’apertura dell’inchiesta sulla permanenza della salma nell’obitorio di Pachino è un passo importante verso la ricerca della verità su questa vicenda. La famiglia dell’uomo continua a chiedere giustizia e verità.
Si spera che l’inchiesta possa portare alla risoluzione della vicenda e che la famiglia possa finalmente avere le risposte che cerca.