Nonostante le continue rassicurazioni da parte dell’ASP di Siracusa, la situazione sanitaria a Pachino, distante 30 chilometri dal più vicino ospedale della provincia, rimane critica. Anche per il mese di settembre, non è prevista alcuna presenza di personale medico, creando preoccupazioni tra i residenti.
Questo problema si è ripetuto ciclicamente dall’inizio dell’anno, costringendo sempre più pachinesi a cercare assistenza sanitaria altrove, in particolare a Modica o addirittura Catania.
Già in passato, la comunità aveva sollecitato l’attenzione dell’amministrazione comunale, e aveva incontrato i vertici della sanità siciliana per cercare una soluzione a questa grave carenza di personale medico. Nel corso dell’ultimo anno, una tragica dimostrazione di quanto questa situazione possa essere pericolosa è stata la morte di un giovane pachinese, attribuita alla mancanza di personale medico.
In quel caso, l’ASP si era mobilitata per risolvere il problema, ma ora la situazione si ripresenta, mettendo in luce la necessità di affrontare questa crisi in modo strutturale e duraturo. La comunità di Pachino chiede con urgenza una soluzione definitiva per garantire un accesso adeguato e tempestivo all’assistenza sanitaria, al fine di evitare ulteriori tragedie e preoccupazioni per la salute dei suoi cittadini.
Non si è fatta attendere la risposta di Carlo Auteri al Sindaco di Pachino: ““Fatti, non parole. La questione sanità è sempre prioritaria per me e per Fratelli d’Italia e con i miei colleghi restiamo sempre con il fiato sul collo dell’Asp. E anche a settembre, ci comunicano dall’azienda, tutti i turni diurni sono coperti e nei notturni c’è il medico della guardia medica”.
Inoltre, il deputato regionale fa sapere che “I medici dei corsi compatti del Cefpas dovrebbero finire il corso a ottobre. E Rosolini adesso è coperta h24. La cronica carenza di medici è argomento da affrontare all’Ars e sempre all’Ordine del giorno.”
Riguardo i fondi destinati al Comune di Pachino, Auteri sottolineane la necessità di trasparenza, ed aggiunge – “proprio perché in dissesto dal 2019, l’amministrazione comunale dovrebbe avere maggiore oculatezza nell’utilizzo dei soldi pubblici. Che altri comuni beneficiari dello stanziamento hanno obiettivamente speso meglio, senza perdere il festival del cinema per altri eventi di dubbia attrattività. Infine, il progetto presentato alla Regione era relativo all’estate pachinese per il periodo dall’1 luglio al 15 settembre, invece ci si è limitati al solo mese di agosto. C’è altro da aggiungere?”