Il Giudice monocratico del Tribunale di Siracusa, Dott. Andrea Pino, ha assolto la
cinquantenne pachinese Z. G., difesa dall’avv. Luigi CARUSO VERSO.
La donna, assolutamente incensurata, era accusata della ricettazione di due telefoni
cellulari, sottratti ai legittimi proprietari in due diversi furti avvenuti, nell’agosto e nel
novembre del 2016, a Rosolini.
Entrambi i telefoni erano stati, successivamente, utilizzati più volte mediante l’inserimento
di due schede SIM intestate all’imputata.
Il difensore, avv. Luigi CARUSO VERSO, sottolineava come la vicenda presentasse tutta
una serie di elementi che facevano propendere per l’estraneità della signora Z. G. ai fatti: le
due SIM erano state attivate presso un negozio di telefonia di Rosolini; nel contratto
stipulato a nome dell’imputata era riportato un indirizzo di residenza totalmente diverso da
quello reale (sito, addirittura, in altra regione); entrambi i telefoni avevano
sempre agganciato celle telefoniche di Rosolini (e mai di Pachino, dove vive l’imputata) e,
in almeno un’occasione, uno dei telefoni era stato utilizzato mediante una SIM intestata ad
un diverso soggetto, anche questo sempre di Rosolini.
Tra l’altro, nessuna traccia dei telefoni nè delle schede era stata rinvenuta nel corso delle
perquisizioni effettuate presso i locali nella disponibilità dell’imputata.
In più, il difensore rilevava le evidenti lacune delle indagini, dato che nessuna verifica era
stata effettuata presso il negozio di Rosolini dove erano state attivate, subito dopo i furti, le
due schede SIM a nome della ignara pachinese.
Per queste ragioni la difesa chiedeva l’assoluzione di Z.G. “per non avere commesso il
fatto”.
Il giudice accoglieva la richiesta dell’avv. CARUSO VERSO e pronunciava sentenza di
piena assoluzione per la donna.