Nel corso di una manifestazione tenutasi a Pachino la scorsa settimana, intesa a sollevare l’attenzione sulla questione del Presidio Territoriale di Emergenza (Pte), la partecipazione è stata molto limitata, suscitando delusione tra i promotori dell’evento. Il presidente del Consiglio comunale, Giuseppe Gambuzza, ha espresso la sua insoddisfazione riguardo al numero esiguo di persone presenti, affermando che, escludendo gli addetti ai lavori, la presenza si è ridotta a un drappello sparuto. Gambuzza ha sottolineato l’impegno encomiabile del consigliere comunale Ricupero e la presenza del deputato regionale Spada, ma ha criticato coloro che, pur sostenendo che il Pte non chiuderà, non si sono neanche presentati. Ha sottolineato che mantenere aperto il Presidio senza medici specializzati rappresenta una contraddizione. Anche Roberto Arangio, portavoce del movimento “Andiamo Avanti”, ha espresso dure critiche al Partito Democratico (Pd), sottolineando la scarsa partecipazione come un fallimento del sit-in. Ha evidenziato l’importanza di agire insieme per questioni che riguardano l’intera comunità e ha sottolineato la diminuzione del seguito del Movimento 5 Stelle locale. La manifestazione è stata organizzata in risposta all’ipotesi di chiusura del Presidio Territoriale di Emergenza nella contrada Cozzi, sollevata dall’ASP di Siracusa. A tal proposito, è stata menzionata una lettera inviata alla sindaca Carmela Petralito dal dottor Francesco Olivieri, direttore dell’UOC Anestesia e Rianimazione dell’Ospedale Umberto I e responsabile del 118 dell’ASP aretusea. È importante sottolineare che, nonostante la scarsa partecipazione alla manifestazione, coloro che si sono mobilitati hanno riaffermato il loro impegno a vigilare e lottare per il territorio di Pachino, soprattutto per garantire che il Presidio rimanga aperto e che vi siano medici di turno per fornire assistenza specializzata.