“Che il corpo della giovane venisse trovato in un casolare a Pachino e che si accertasse che Agata era stata strangolata e bruciata” sono queste le parole che hanno incastrato l’assassino di Agata Scuto, 22enne di Acireale scomparsa 10 anni fa. L’uomo, grazie alle microspie dei carabinieri, è stato arrestato dopo aver espresso l’affermazione sopracitata ad alta voce, da solo, nella propria automobile. Si presuppone pertanto che il corpo senza vita della giovane sia nascosto proprio a Pachino, luogo in cui l’uomo, secondo le intercettazione raccolte dai Carabinieri di Acireale, “rifletteva poi sulla necessità di recarsi, per verificare cosa fosse rimasto del cadavere”. Rosario Palermo, 60enne presunto assassino di Agata, è stato arrestato con le accuse di omicidio aggravato e occultamento di cadavere. All’epoca dei fatti conviveva con la madre della ragazza. Agata, affetta da da epilessia e da una menomazione al braccio e alla gamba, probabilmente era l’amante dell’uomo, motivo per cui Palermo l’avrebbe strangolata, bruciata, e nascosta in un casolare di Pachino per 10 lunghi anni.